I vincitori del XXXVII Premio Teramo e le motivazioni della Giuria

17 giugno 2004

La foto dei vincitori della 37° edizione del Premio Teramo: da sinistra Michele Ruele, Valentina Santoro, Loredana Bellanova, Clara Terribile, Pilar Anita Quarzell e Patrizia Lombardi

PREMIO TERAMO
I segnalati:
FULVIO FREZZA
 Nato a Barletta il 6 maggio 1956
Fulvio Frezza- Tutto quello che è stato (Barletta ,Ba)
Frezza mette in scena, attraverso lo sguardo di
un'adolescente, una Bari  degli  anni
Settanta,  con i suoi forti chiaroscuri, divisa tra
bassifondi purulenti di criminalità e l'eleganza dei
suoi viali.

DOMENICO PISANO
 Montefalcione (Av)
Domenico Pisano - Oltre il giardino dei fiori finti (Montefalcone ,Av)
Un manicomio. La protagonista e una delle
'ricoverate'. E' lei, con il suo sguardo straniato che
descrive le altre donne, svela i suoi pensieri, le sue
paure, il suo bisogno di libertà, la sua sete mai
sazia d'amore. . Un viaggio nella follia, nei suoi
chiaroscuri, tra crisi e momenti di lucidità senza
difese. Nel bisogno comunque sempre presente di essere
trattate come persone e nella ricerca d'amore.
 GIOVANNI VIANELLO -  UN VIOLINO PER LILJA
Un piccolo giallo, ben congegnato, con  buona la
suspence e costruzione dei personaggi. Anche
l'ambientazione postmoderna e l'alta tecnologia
prendono parte al gioco, partecipando alla
verosimiglianza della storia, creando un clima
particolare, freddo e calcolatore.
FIORELLA BORIN ' LA SESTA VOCALE'
L'ultima ora di un viaggio in treno verso Milano per
il protagonista del racconto diventa inaspettatamente
piacevole, grazie ad insospettato incontro rievocato
con misurata ironia.
ALVARO STRADA
'LA VERGOGNA'
Un Verdi negli ultimi anni della sua esistenza, che
appena partecipato ai funerali di sua moglie e, in
piena crisi esistenziale. ripercorre i momenti
salienti della sua vita Il suo carattere, semplice e
lineare, ma al contempo schivo e taciturno,
autoritario e fragile, da uomo ottocentesco
tratteggiato in un fine ritratto.

PREMIO TERAMO
Il vincitore:
MICHELE RUELE
'IL DOTTOR KAFKA'
Michele Ruele è nato a Rovereto (Trento) nel 1964 ,
e vive a Trentodove insegna lettere in un liceo.Ha svolto l'attività di giornalista
occupandosi di cronaca, cultura e spettacoli.
Ha pubblicato, oltre alla produzione giornalistica, contributi e saggi
sulla didattica, sulla letteratura moderna e contemporanea
(avanguardie storiche, narrativa contemporanea, traduzione) e i volumi:
Pestavo anch'io sul palcoscenico dei ribelli.
Gli scritti letterari di Fortunato Depero, Cucùlibrì-L'editore, Trento/Parma, 1992
(antologia e commento dell'attività letteraria di Fortunato Depero)
Storie di frate Amodeo, Fara, Rimini, 2001 (finalista premio 'Il Ceppo' 2001) (racconti)
Sogni d'emergenza, Fara, Rimini, 2002 (Premio Speciale Giuria del
premio 'Nuove lettere' 2003) (romanzo)
Depero, Via DellaTerra, Rovereto, 2004 ('racconto biografico')-

Motivazione:
Il dottor Kafka è a Merano in vacanza,  nella speranza
di curare la sua grave tubercolosi con un clima più
mite rispetto a Praga. Gli undici paragrafi che
compongono il lungo racconto sono datati, dal giorno
dell''arrivo a un giorno presumibilmente vicino a
quello della partenza, il 24 giugno. Quasi un diario,
però in terza persona, svelano il carattere del grande
scrittore, seguendo il filo dei suoi ragionamenti,
delle sue fantasticherie che spesso diventano vere e
proprie visioni. Riescono a far rivivere con grande
maestria e padronanza di scrittura, l'animo
dell'autore, la sua sensibilità profonda e innata,
accentuata e centuplicata però dalla malattia e dalla
sofferenza. Un amore profondo per il mondo e un
bisogno incontenibile di amore. La sua incapacità di
avere rapporti con gli altri, e specie con l'altro
sesso. Il rifugio in un amore epistolare, ideale e
fantasma, che sino all'ultimo cerca di difendere dalla
realtà. Sopraffatto dalla paura impiegherà quasi un
mese a raggiungere 'l'amata' a Vienna. Il  testo è
ricco di citazioni da lettere, diari, opere di Kafka
stesso, o da biografie su di lui.  Ruele si muove con
straordinario mimetismo nel mondo kafkiano in un gioco
di intelligente ricalco che coinvolge il lettore.

PREMIO MARIO POMILIO riservato ad uno scrittore abruzzese Assegnato ex-aequo

CLARA TERRIBILE
'VA TUTTO BENE'
Scrivere è sempre stata la sua  grande passione. Ha iniziato scrivendo poesie,
che non ha mai voluto pubblicare. Il suo primo romanzo è 'La Casa tra i rovi'  2003,
Un suo nuovo romanzo 'L'uomo di cristallo'  è in via di pubblicazione
da parte di una nota casa editrice e sta lavorando su altri racconti.
Ha partecipato a molteplici convegni nazionali come stenografa-giornalista,
per la raccolta degli atti che poi sono stati pubblicati.
Collabora come opinionista al bimestrale culturale 'Il Circolo
delle idee' rivista dei circoli 'Abruzzo '.
Motivazione
Una figlia sul letto di morte della madre cerca parole
sincere e autentiche, quelle che ogni figlia vorrebbe
dire, o aver detto, alla madre, almeno una volta nella
vita. Attraverso il suo sentimento la protagonista
ricorda la vita in comune con i tanti episodi che la
hanno punteggiata e spesso dolorosamente segnata.  La
morte del padre, l'adolescenza ribelle, le tragedie
mai raccontate, specie una violenza carnale: le
incomprensioni, le litigate, le poche parole sagge
della madre che ora risuonano in tutta la loro verità.
La pace e la comprensione che arriveranno con la
maturità, il matrimonio e i figli. Un ciclo della vita
a cui sembra tutti siamo condannati. Con una scrittura
densa e avvolgente la Terribili racconta dal di
dentro, in un serrato corpo a corpo, la trama
inquietante di un rapporto 'familiare'.  

PATRIZIA LOMBARDI
 'AMAPOLA'
L'autrice vive e lavora a Teramo dove è nata nel 1959.
Iscritta all'ordine professionale dei Giornalisti pubblicisti,
dopo studi classici si è dedicata alla scrittura creativa e giornalistica.
Ha collaborato con le testate  'Il Tempo' ed 'Il Centro', oltre che
con pubblicazioni periodiche locali. Attualmente collabora con
la redazione cittadina de' Il Messaggero'.
Diversi i consensi registrati negli ultimi anni nel campo della
narrativa in numerosi concorsi nazionali ed internazionali.
Motivazioni
Lucia ricorda i suoi otto anni e la sua infanzia. La
madre, triste e lontana, che le spazzola i capelli.
Una donna diversa da tutte le altre, che lei osserva
per ore nascosta dietro alle porte o direttamente dal
buco della serratura. Una donna  che impazzisce di
gelosia per il marito fin troppo assente. Così sino
alla sua morte. Per la bambina c'è un briciolo di
speranza, di veder finalmente la serenità negli occhi
dell'adorata mamma, ma la realtà porta l'ennesima
tragedia: la donna impazzisce del tutto e viene
ricoverata. Lucia cresce tra i  ricordi e i rimpianti,
svendendo i beni di famiglia, specie i gioielli che la
madre non ha mai indossato. Quelli che il padre le
regalava per farsi perdonare. In un racconto
coinvolgente, con una narrazione sensibile e a tinte
forti, i ricordi che hanno segnato indelebilmente
l'animo tornano vivi e lucidi. come appena vissuti. Un
peso troppo grande per una bambina, che ha l'animo
fiaccato per tutta la vita e vive  solo nel ricordo
straziante e nell'iterazione del dolore.
 
PREMIO GIACOMO DEBENEDETTI RISERVATO

AD UNO SCRITTORE GIOVANE 

 Valentina Santoro
 'DECADENZA'
E' nata il 26 febbraio 1982 vive a Campobasso
Motivazione:
Vivi è sconcertata: ha scoperto che la sorella
maggiore, Giulia, iscritta al secondo anno di lettere
a Pavia, stracolta e intelligente, si è fidanzata con
Mirko, 'un incrocio tra un gorilla e un bagnino di Bay
Watch'. Non capisce. Ma alla fine di un lungo
ragionamento deciderà: 'Se l'amore è una bocca nera
che inghiotte tutti, anche i migliori; se l'amore è un
viscidume oscuro contro il quale il logos non vale
nulla; se Giulia, il mio modello è precipitata, allora
anch'io precipiterò'.  Inizia così a cambiare
atteggiamento con Nick, l'equivalente nella sua classe
di Mike. Il ragazzo rimane folgorato dalla nuova
dolcezza di Vivi e cambia anche lui atteggiamento: da
cafone, tutto parole e pizzichi, diventa vergognoso e
romantico. Le scrive una poesia e poi la invita ad una
festa. Sarà lì che inaspettatamente Vivi cederà al
fuoco dell'Amore senza ragione
Racconto allegro e divertente quello della Santoro che
rivela gran capacità di rappresentazione della vita
che ruota intorno a un provincia del Sud, felicemente
fotografata. La protagonista descrive in modo coerente
e icastico i suoi amici, i compagni di classe, le
figure e gli stereotipi della piccola comunità
molisana.  I vari personaggi prendono forma ben
delineati, nei comportamenti e nel linguaggio, secondo
una corposa tecnica di verisimiglianza iperrealista. 

PREMIO GIUSEPPE CAPORALE (Zooprofilattico)
LOREDANA BELLANOVA
'E' LA STORIA DI ME'
Bellanova Loredana
Nata a Taranto il 13/05/71
Vive a Roma
Ha ottenuto nel corso degli ultimi anni numerosi riconosciment tra cui:
- Anno 2002 VI Premio al Concorso Città di Avellino
- Anno 2002 Premio Letterario G. Verga
- Anno 2003 II Premio al Concorso Letterario Città di Pescara
Ha scritto una raccolta di poesie, sei racconti, sei romanzi:
Francesca Costi, Solo nel buio, La figlia del Re Claudio,
Amleto Re di Danimarca, Lettere all'esule, Emanuele.
E' in corso di pubblicazione il suo romanzo 'La figlia del Re Claudio'
da parte della Nicola Calabria Editore.
Motivazione:
Lussy è cieca e ha bisogno di un cane.  Sceglie Dike
ed è subito un grande amore. La piccola cagnolina è
talmente fedele alla padrona da non aver nemmeno
bisogno della scuola di addestramento. Imparerà tutto
da lei, anche a portarla per strada tra la gente,
molto 'cafona', di Roma. Un incidente rischia di
interrompere l'idillio ma la cagnolina ce la farà. Per
la sua padrona. Un racconto piacevole e leggero, che
si legge in un soffio, che riesce con felicità usare e
integrare  un 'doppio' sguardo:  quello della giovane
padrona e quello della vivace e dispettosa cagnolina.

PREMIO PER UNO SCRITTORE STRANIERO
PILAR ANITA QUARZELL
'ROSE ROSSE E ACIDO MURIATICO'
Pilar Anita Quarzell, di origine anglosvedese, figlia di un diplomatico ,
ha studiato in Francia, Romania, Inghilterra e Italia.
Laureata in filosofia e psicologia, plurilingue, è autrice e attrice di teatro
e cinema oltre che scrittrice. Da sempre impegnata nelle tematiche
femministe e pacifiste, si occupa anche di  ambientalismo e della
promozione di mezzi  di trasporto ad energia
Propria ( bicicletta). Come poetessa performatrice ha vinto numerosi premi
per la sua poesia battagliera e ritmata che recita su musica jazz e contaminazioni.
Come operatrice culturale ha promosso  nuovi autori di teatro e poesia,
e condotto laboratori teatrali di base in provincia, attività che ha prodotto
spettacoli poi portati oltre che nei luoghi deputati anche nelle carceri,
ospedali, luoghi di disagio sociale.
Vive a Roma.
Motivazione:
Il signor Gaetani è furibondo: il cugino gli ha
confessato di aver violentato la moglie Rosa. Non sa
come è meglio lavare l'onta: ucciderlo, uccidere lui e
Rosa, suicidarsi.Alla fine pensa che la soluzione
migliore sia 'far suicidare' la moglie. Rosa è tornata
il giorno prima dall'ospedale dove ha appena partorito
un bel maschietto. Il marito torna a casa e inizia un
dialogo assurdo. Alla fine esce per comprare
dell'acido muriatico. La donna esausta lo beve e
inizia subito a urlare. I vicini accorrono. Chiamano
la polizia, l'autoambulanza. 'Quando fu rintracciato
il marito, questi per impedirle di parlare cercò di
strangolarla'.. Divertente e ironico, il racconto si
regge come un paradosso, come una grottesca variazione
di un tema altrimenti drammatico. 

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Segretario del Premio Teramo Paolo Ruggieri